Premessa …..ci ho collaborato ,invitato, gli chiedo ogni tanto consiglio ,una delle penne di punta di Italia a Tavola e non solo ,strenuo difensore insieme a un manipolo agguerrito di giornalisti pugliesi della Puglia e dell’enogastronomia locale . A volte, come con tutti loro, non comprendo mezza parola di quello che dicono ma condivido volentieri :
http://www.sandroromanoimpero.it/le-stelle-michelin-2015-in-diretta/
ecco il testo integrale dell’articolo di Sandro Romano che potete trovare a l link che vi ho indicato sopra :
“Scrivo di getto le notizie che arrivano.
Primi aggiornamenti:
Sono state confermate le 3 stelle Michelin dello scorso anno, nessuna novità:
Osteria Francescana – Modena
Piazza Duomo – Alba
Dal pescatore – Canneto sull’Oglio
Da Vittorio – Brusaporto
Le calandre – Rubano
Enoteca Pinchiorri – Firenze
Reale – Castel di Sangro
La Pergola – Roma
Si parlava di Uliassi e Cannavacciuolo come nuovi tristellati, ma niente da fare.
In Puglia, la voce della seconda stella non trova conferma.
Nuovo aggiornamento:
In Puglia nessuna nuova stella. Bacco e Cielo perdono la stella. Ma si sapeva. Il primo per chiusura attività, ha riaperto a Barletta e gli facciamo tanti auguri. Il secondo ha perso lo chef Sebastiano Lombardi che sostituirà Antonio Guida al Pellicano di Porto Ercole, il quale, a sua volta, per lo stesso motivo perde una delle due stelle. Tanti auguri anche al bravissimo Sebastiano Lombardi che, raccogliendo la difficile eredità di Guida, sicuramente saprà farsi valere e ritornare presto alla seconda stella.
GUIDA MICHELIN
Agata e Romeo a Roma perdono la stella.
Circola sul web la notizia della perdita di una stella da parte di Cracco.
La notizia è falsa. Cracco non perde nulla e rimane con le sue due stelle, pronto per una nuova edizione di Masterchef.
LA CAMPANIA SBANCA. Credo siano almeno sette le nuove stelle. Aspetto notizie più precise.
Mi correggo, in Campania sono 5 nuove in più, eccole:
Il Flauto di Pan – Ravello (Na)
President – Pompei (Na)
Mammà – Capri (Na)
Relais Blu – Massa Lubrense Nerano (Na)
Taverna Estia – Brusciano (Na) (due stelle)
Stazione di Posta a Roma, con lo chef Marco Martini, vincitore della scorsa edizione dello Chef Emergente, organizzato da Luigi Cremona, prende la stella.
In conclusione:
in Puglia rimangono 6 stelle Michelin, dopo la perdita di Cielo e Bacco e dopo le voci, rivelatesi infondate, che ne davano ben 5 nuove in arrivo.
In pratica rimane la stella a Pashà, Angelo Sabatelli, Già sotto l’arco, Al fornello da Ricci, Il Poeta contadino, Umami.
Come sempre accade, la Puglia è sottovalutata dalla Rossa, che probabilmente non ha ancora capito le grandissime potenzialità di questa regione.
Mi sbilancio su cinque ristoranti che avrebbero senza dubbio meritato la prima stella, secondo la mia modesta opinione:
Porta di basso – Peschici (chef Domenico Cilenti)
Il Capriccio – Vieste (chef Leonardo Vescera)
Gallo Restaurant – Trani (chef Mario Musci)
Lemì – Tricase (chef Ippazio Turco)
La Bul – Bari (chef Antonio Scalera)
Una promessa su cui punterei per il prossimo anno è il Borgobianco Resort di Polignano, con il suo chef Vito Giannuzzi. Girava voce di una stella anche per lui, ma concordo sul fatto che quest’anno era troppo presto, visto che ha aperto a maggio. Ma è da tenere d’occhio, visto che la proprietà sembra aver puntato sulla freschezza e sull’entusiasmo di questo giovane chef.
E poi ce n’è uno che la prima stella la dovrebbe avere praticamente di diritto. In pochi ristoranti in Italia ho trovato le caratteristiche di qualità della cucina, di fascino della location, di organizzazione della sala e della cantina. Un posto in cui sono stati investiti fior di quattrini e che rappresenta un vero fiore all’occhiello della Puglia:
Le Lampare al Fortino di Trani, dei patron Antonio Del Curatolo e Pasqua Fiorella, che ha in cucina uno tra gli chef giovani più interessanti del panorama italiano, il venticinquenne Giovanni Lorusso, e in sala il bravissimo sommelier Alessandro Francesco Coletti.
La sua assenza tra le stelle Michelin è quasi vergognosa e invito tutti i giornalisti di Puglia ad unirsi per far conoscere questa eccellenza della nostra regione.
Bibenda, Gambero Rosso ed Espresso se ne sono accorti, con molta, direi troppa prudenza, ma almeno l’hanno fatto.
E la Michelin che aspetta ??? “
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